Se state trascorrendo in Calabria le vostre vacanze, magari in qualche villaggio turistico nella zona di Sibari, vi suggeriamo di fare una visita al meraviglio Parco del Pollino. Il Massiccio del Pollino è parte integrante del Parco Nazionale del Pollino. Con i suoi 1.960 chilometri quadrati è il più esteso parco nazionale in Italia. Il parco è stato fondato ufficialmente nel 1988. Qui, si applicano le stesse regole messe in atto negli altri parchi nazionali italiani. Il campeggio libero non è generalmente consentito, ma potrebbe essere tollerato dal tramonto fino all’alba e come bivacco di emergenza. Non può essere acceso nessun fuoco e non sono richieste tasse o permessi per accedervi. Le guide ufficiali del tour sono opzionali e di solito disponibili, a costi ragionevoli, per piccoli gruppi (5-12 persone).
Fortunatamente l’intera regione centrale del parco nazionale, il massiccio del Pollino in particolare, è incontaminata.
Foto CC-BY-SA 3.0 di Potito m. petrone
Flora del parco
Il Parco Nazionale del Pollino ha al suo interno moltissime specie animali e vegetali. Oltre al Pino bosniaco (Pinus heldreichii), il massiccio del Pollino ospita altre specie arboree più o meno rare del sud dell’Europa mediterranea, come l’abete bianco (Albies alba), l’Acero di Lobel (Acer lobelii), il carpino nero (Ostrya carpinifolia) e il pino nero (Pinus nigra). Quasi tutte le vaste foreste del Parco Nazionale del Pollino sono formate da faggi. Alcuni esemplari centenari sono sopravvissuti ai massicci interventi umani e alla deforestazione indiscriminata della fine del XIX e XX secolo.
Il pino bosniaco può essere trovato in quasi tutte le cime del massiccio centrale. I maggiori accumuli di pini bosniaci adulti sono sul fianco ovest di Serra delle Ciavole e di Serra di Crispo, ma anche sulla parete ovest del Monte Pollino e sulla parete meridionale di Serra Dolcedorme. Il più antico esemplare vivente, comunemente noto come il ‘Patriarca’, si trova sul versante sud del Monte Pollino (Pollinello) ed ha un’età stimata di 1000 anni.
Un altro gruppo molto caratteristico, quello degli ‘alberi danzanti’, può essere trovato nel ‘Giardino degli Dei’, in prossimità di Serretta della Porticella. Le parti più basse del parco hanno al loro interno diversi alberi di quercia, prevalentemente il cerro (Quercus cerris) e la roverella (Quercus pubescens), ma anche ontani, salici, pioppi, castagni ecc.
L’intero territorio del Parco Nazionale può essere considerato un vasto e straordinario giardino botanico naturale, che comprende circa 1.700 specie, tra cui non meno di 366 erbe e piante medicinali. La primavera è il periodo di fioritura di varie piante selvatiche tra cui orchidee, ranuncoli, narcisi, violette, asfodeli di montagna e molti altri. In particolare, le alte pianure del Pollino e il cosiddetto ‘Giardino degli Dei’ diventano uno spettacolo multicolore.
La fauna del parco
I faggeti ombrosi e le valli strette ospitano circa 25 specie di mammiferi. Per citarne solo alcuni: l’istrice crestato, il tasso, la volpe, la lontra, la martora, la donnola, la puzzola europea, il ghiro, la lepre, lo il gatto selvatico e, naturalmente, il timido lupo italiano. Almeno sei specie di pipistrelli abitano la zona.
Tra gli uccelli presenti ricordiamo il corvo comune, il vulture egiziano, il picchio nero, il picchio verde, il falco pellegrino, l’aquila-gufo, l’aquila reale, il nibbio reale e la pernice.
Il mondo degli insetti comprende alcune specie a rischio di estinzione come il Buprestis splendens, il coleottero Hermet (Osmoderma eremita) e la splendida Rosalia alpina.