Si parla di “fitoterapia”, un termine non troppo conosciuto che sta ad indicare la possibilità di curarsi con le piante. Sin dai tempi più antichi, ben prima ancora che venisse inventata la medicina come la conosciamo noi oggi, gli uomini erano soliti prendersi cura di loro stessi con le piante: le usavano per sconfiggere le malattie, per alleviare dei disturbi fisici più o meno grandi, per stare meglio.
Addirittura 1.500 anni prima della nascita di Cristo, Ippocrate era noto per usare le piante come una cura efficace. Medico e aforista, è considerato a ragione il padre della medicina proprio per il suo uso sapiente delle erbe.
Benché oggi si tende a ricorrere alle medicine non appena si sente un dolore fisico, da un semplice mal di testa al mal di schiena, dal mal di denti fino a al dolore di stomaco, l’uso delle erbe sarebbe consigliato in quanto più salutare.
Quello che non tutti sanno è che la natura ci mette a disposizione delle erbe, delle piante, che hanno un potenziale enorme, quello di riequilibrare il nostro corpo e di guarirci. Il concetto alla base dell’uso della fitoterapia è quello che, quando sentiamo dolore, significa ovviamente che c’è qualche cosa che non va, che il nostro corpo non ha più quell’equilibrio di cui necessita, e le piante sono il miglior modo per tornare in forma.
I principi attivi delle piante
Ogni pianta ha il suo principio attivo, da cui dipende l’effettiva utilità della stessa. Ecco i più importanti e significativi:
- alcaloidi: caffeina e morfina sono tra i più famosi, ma anche la nicotina e la mescalina rientrano nella categoria;
- glicosidi, sostanze che sono responsabili dell’immagazzinamento degli zuccheri nelle piante, sono contenuti all’interno della pianta del ginseng, della liquirizia e del rabarbaro;
- terpeni, che si trovano nella canfora e nel mentolo;
- flavonoidi (o bioflavonoidi), hanno proprietà antiossidanti e coloranti;
- polifenoli, sono delle sostanze ancora più antiossidanti rispetto ai flavonoidi e in grado di contrastare lo sviluppo dei radicali liberi e ritardare l’invecchiamento.
Le migliori piante per la fitoterapia
La scelta della pianta da usare dipende dalla propria condizione e dall’obiettivo che si vuole raggiungere. Ad esempio, la valeriana si rivela utile per alleviare lo stress, superare delle lievi depressioni e quando si ha bisogno di stare un po’ con sé stessi. Non a caso, è una delle pianti base nei composti preparati appositamente per favorire il sonno e si usa, spesso, insieme o al posto della camomilla.
La pianta di grindelia è utile per combattere la tosse e le malattie respiratorie in generale, eccellente anche contro le congestioni e per dare sollievo ad una gola irritata.
Per migliorare la memoria e per assumere molti antiossidanti, non c’è probabilmente nulla di meglio del Ginko Biloba. E’ una pianta che per anni è stata usata per dare sollievo a chi soffre di insufficienza cardiovascolare, è utile per alleviare i sintomi dell’Alzheimer, migliora la memoria e la concentrazione, aiutando al tempo stesso a diminuire i sintomi dello stress.
Segnaliamo, infine, la cannella (una spezia) per chi soffre di disturbi intestinali, oppure le zenzero per combattere eventuali problemi di sovrappeso e per migliorare la digestione.
Come abbiamo visto, ad ogni erba corrisponde una funzione e un miglioramento per il nostro corpo.
Anche se sono rimedi naturali, non bisogna comunque esagerare e non occorrerebbe mai assumere una pianta al momento sbagliato. Prendiamo la valeriana, ad esempio, considerando che è ottima per rilassarsi, non va mai assunta prima di mettersi al volante, neanche per fare poche centinaia di metri, il rischio di un colpo di sonno è reale.
Questo per dire che le erbe e le piante fanno bene, che la fitoterapia è utile, ma che tutto va fatto nella maniera giusta.
Come assumere erbe e piante?
Il modo più frequente di assumere questa tipologia di “integratori” è tramite delle tisane. Nei supermercati o nelle erboristerie oggi si vendono erbe di ogni tipo, sia da consumare da sole che mischiate insieme ad altre dall’efficacia simile.
La fitoterapia può essere fatta di chiunque senza limiti di età, bisogna solo avere l’accortezza di evitare di usare delle erbe o delle piante che vanno ad influire su determinati aspetti del proprio corpo e rischiare di peggiorare la situazione (ad esempio, il ginko biloba è sconsigliato per chi usa dei farmaci fluidificanti).