La ricerca medica fornisce vari strumenti per curare la caduta dei capelli. Uno di questi è una tecnica chiamata PRP (“Platelet Rich Plasma”), che riesce a restituire forza e vigore ai capelli sfruttando i fattori di crescita che ci sono per natura nelle piastrine del sangue.
La tecnica PRP è basata su dei fattori di crescita e rigenerativi presenti nel nostro stesso sangue, i cosiddetti platelets, i quali intervengono in caso di ferite, lesioni o danni biologici migliorando la capacità del corpo di auto ripararsi e stimolando la guarigione dalle lesioni. Inoltre favoriscono lo sviluppo dei tessuti molli del nostro corpo, come per esempio la cute, la parte sottostante l’epidermide e le fasce muscolari.
Cosa è il PRP
Il PRP (in italiano Plasma Ricco in Piastrine) si ottiene mediante la separazione delle parti di sangue prelevato dopo un processo di centrifugazione. Gli strati cellulari vengono separati in tre parti: il più denso, ovvero quello contenente in globuli rossi; il PRP, cioè quello contenete i globuli bianchi e il 30% di piastrine; infine quello meno denso e meno ricco di piastrine.
Una volta ottenuto il PRP, il sangue con l’alto contenuto di piastrine viene iniettato nella zona colpita da calvizie. Il PRP velocizza la riproduzione cellulare, in particolare delle cellule staminali e migliora la circolazione del sangue nel cuoio capelluto.
Ognuno di noi possiede nel proprio plasma ricco di piastrine una quantità enorme di fattori di riparazione dei tessuti, detti fattori di crescita dei fibroplasti (FGF), che si ottengono con un banale prelievo di sangue, si attivano e si re iniettano nell’area da rinfoltire. I fattori di crescita dei fibroblasti (FGF) sono i “muratori” che ricostruiranno i capelli agendo sulle cellule staminali, quelle che si evolvono nei bulbi piliferi sani. La capacità di autorigenerazione del corpo per rinfoltire i capelli si ottiene mediante l’utilizzo combinato di PRP e FGF.
In cosa consiste il trattamento?
Il trattamento consiste in una un’iniezione delle piastrine concentrate del soggetto nella zona da trattare, quest’ultime ottenute con un semplice prelievo ed attivate in modo da esaltarne la liberazione dei fattori di crescita (FGF). La seduta iniettiva dura circa 15-20 minuti e viene comunemente svolta ogni due o tre mesi, per un periodo continuativo che può durare fino a 5 o 6 anni. Dopo l’iniezione, solitamente la zona si presenta leggermente arrossata, per cui segue una medicazione e un massaggio.
L’utilizzo combinato di PRP e FGF è una tecnica medica piuttosto all’avanguardia, che è stata impiegata con successo nella cura della caduta comune dei capelli, la alopecia androgenetica, e ha dimostrato risultati validi in una percentuale alta di soggetti. Il PRP stimola la crescita dei capelli, ne inspessisce il fusto e ne allunga la vita. Sembra che l’aspetto decisivo e innovativo stia nel fatto che proprio l’estrema concentrazione dei fattori di crescita naturali stimola la nascita di nuovi e numerosi bulbi piliferi grazie al prezioso stimolo delle cellule staminali. Questa tecnica permette di risolvere problematiche di calvizie fino ai livelli più gravi.